Un primo e significativo esempio di odio nei confronti dell’umanità italiana presumo che chiunque l’abbia provato almeno una volta nella vita standosene in fila alla cassa di un supermercato, lo sportello di una banca, la biglietteria di un cinema, etc.
Le code nel nostro paese infatti hanno la peculiarità di svilupparsi in larghezza e non in lunghezza, e soprattutto NON IN ORDINE come avviene in molte altre parti del mondo.
Sarà capitato a tutti di ritrovarsi spalla a spalla con qualcuno che pochi istanti prima era in fila dietro di te e pochi istanti dopo, come per magia, te lo ritrovi davanti con quell’aria indifferente, quasi innocente, come se tutto fosse normale.
Spesso accade, ad esempio situazione molto frequente negli autogrill, nelle gelaterie d’estate oppure nei bar dei centri commerciali (soprattutto durante il week end e nei periodi a cavallo dei saldi o delle festività natalizie), di essere inglobati in vere e proprie orde di esseri (umani?) che sventolano imperiosi lo scontrino ricevuto poco prima in cassa davanti al muso del povero barista per attirarne l’attenzione. E tutto questo rispettando una fila? Macchè… assiepati intorno al bancone come un branco di leoni intorno ad una preda uccisa e pronta da divorare…
Le code italiane poi sono colme di gente “oberata di impegni e di urgenze impellenti” che con il pretesto della macchina in seconda fila oppure del bambino ammalato a casa da solo chiedono in maniera caritatevole di poter passare avanti. Il problema è che spesso crediamo sia tutto vero (o almeno speriamo che lo sia)e concediamo il posto, scatenando le ire nei nostri confronti delle altre persone in coda…della serie cornuti e mazziati!
Un’altra sgradevole categoria da menzionare (e della quale parlerò anche nello “sfogo” di settimana prossima) è quella degli “occupatori abusivi di posto”. Si tratta di quelle simpatiche personcine che frequentano, almeno in coppia, i centri commerciali, i grandi magazzini, o comunque tutti quei luoghi dove si arriva alla cassa muniti di carrello, dove la persona che NON porta il carrello si mette in coda tenendo il posto per l’altro che, con tutta calma, arriva magari tempo dopo superando tutti gli altri che sono già accodati ed affiancando quindi l’occupatore abusivo di posto!
E qui sollevo quindi una questione alla quale vi prego di darmi risposta…in questa situazione quale elemento bisogna considerare come legittimo occupatore della posizione, la persona singola o la persona carrello-munita?
Questi sono stati solo alcuni esempi di questo nostro tipico malcostume, ovviamente di situazioni del genere se ne potrebbero raccontare in quantità…
Vi auguro di tutto cuore di trascorrere un piacevole week end, magari al cinema, a teatro o in qualche centro commerciale assiepati in qualche coda chilometrica e disordinata…
Si dai, tutti insieme…appassionatamente!!!
Ciao, a venerdì prossimo!
Stefano Ristori