Noi italiani adoriamo la televisione.
Secondo recenti statistiche trascorriamo, in media, circa tre ore ogni giorno davanti alla tv, con una concentrazione ovviamente maggiore durante le ore serali ma con un incremento importante, avvenuto negli ultimi anni, anche nella fascia del mattino ed in quella pomeridiana.
Oltre che, quindi, esagerare con questo passatempo comune a molti, soprattutto quando si potrebbe trascorrere del tempo libero anche dedicandosi ad attività molto più stimolanti per il corpo e per la mente, non siamo più in grado di apprezzare programmi di qualità e magari con un’impronta più culturale, spostando invece la nostra attenzione e regalando punti share a trasmissioni in cui viene palesato il cattivo gusto, e che guadagnano ascolti a colpi di gossip di bassa lega, risse televisive ed esposizione di tronisti vari.
Mi riferisco alla cosiddetta TV SPAZZATURA.
E’ sconfortante vedere come da anni continuino a rimanere sulla cresta dell’onda programmi tipo “Uomini e Donne”, “Amici” (con la buona intenzione di base di valorizzare nuovi talenti ma con un esecrabile contorno fatto di litigi tra concorrenti, insegnanti e pubblico), “X-Factor” (vedi “Amici”), le varie trasmissioni della D’Urso (delle volte anche con utili puntate di denuncia, nelle quali però si trascende con una certa frequenza spettacolarizzando le tragedie e speculando sulle sofferenze degli altri), il “Grande Fratello” (una casa in cui rinchiudono solitamente esemplari di rara ignoranza, che parlano e fanno stupidate 24 ore su 24) e tutti quegli altri (di cui non sto ad elencare i titoli perché sono veramente una miriade) incentrati sui gossip, che amplificano immeritatamente la fama di perfetti signori nessuno, capaci soltanto di manifestare comportamenti discutibili e di cattivo esempio per chi li guarda in tv.
Penso, ad esempio, agli innumerevoli concorrenti dei reality (che fortunatamente stanno diminuendo) o ai protagonisti di “Uomini e Donne”, tutti personaggi che campeggiano in ogni canale televisivo e che prendono soldi a palate con le ospitate che gli vengono assicurate nelle discoteche italiane.
Ma il punto della questione non sta tanto nel momento di fama di cui godono certe figure (tra l’altro spremute ben bene dalla televisione per interessi economici e di ascolto), ma sta all’origine di questo fenomeno, del quale noi spettatori italiani siamo i principali colpevoli sprecando tempo, denaro e cervello per tutto questo sconfortante teatrino. Se non ci incollassimo davanti alla tv, se non buttassimo diversi euro in riviste di pettegolezzi, se non riempissimo i locali per vedere gente senza valore alcuno, probabilmente la qualità del nostro tempo libero sarebbe migliore.
Se imparassimo a guardare programmi che ci possano dare insegnamenti importanti, ci dedicassimo a coltivare passioni più sane e stimolanti, leggessimo più libri, frequentassimo di più i musei, spendessimo soldi nei locali e nei teatri per apprezzare artisti, attori, musicisti di vero talento che faticano a sfondare perché non sono conosciuti ma che lo meriterebbero, forse, contribuiremmo a migliorare innanzitutto noi stessi, ma di conseguenza anche la mentalità del nostro Paese, che già per altre ragioni continua a rimanere ferma al palo…
Diamoci una svegliata, apriamo la mente, sradichiamoci dal perverso gusto per il trash che diabolicamente ci ammalia!
C’è davvero un gran bisogno di respirare aria nuova, a 360° gradi, anche se il nostro immobilismo attuale sembra rendere tutto così utopico…
Rimaniamo speranzosi in attesa di ciò che il futuro avrà da riservarci, però, intanto, cerchiamo pure noi di dargli una mano!
Buon week end a tutti!
Stefano Ristori